La laparoscopia permette di ridurre in modo significativo il trauma chirurgico, ridurre il dolore post-operatorio, ridurre l’estensione delle ferite e delle cicatrici chirurgiche, ridurre la probabilità di ernie (laparoceli) sulle incisioni chirurgiche, ridurre le perdite ematiche sia per la minore estensione delle ferite sia per una accurata emostasi necessaria durante l’intervento, ridurre il rischio di contaminazione ed infezione delle ferite, ridurre la possibilità di aderenze viscerali post-operatorie per la minore manipolazione chirurgica, accelerare la ripresa della normale alimentazione post-operatoria, facilitare la ripresa globale dopo l’intervento, ridurre l’impatto estetico delle cicatrici chirurgiche, facilitare l’accesso del paziente ad una procedura chirurgica.
Come in ogni procedura chirurgica, non esistono solo vantaggi, ma anche svantaggi. La laparoscopia tende ad incrementare lievemente i tempi chirurgici, anche se, con l’estensione del suo utilizzo, le tecniche sono più raffinate e consolidate e tendono ad equiparare i tempi della chirurgia aperta tradizionale.
Nei pazienti con insufficienza respiratoria importante o cardiopatia dilatativa o molto anziani la laparoscopia può essere controindicata perché induce alterazioni della funzione respiratoria e del ritorno venoso durante l’intervento.